venerdì 18 febbraio 2011

Prima Lezione Gruppo del Giovedì

Buonasera a tutti, oddio, forse, data l'ora, sarebbe meglio dire buonanotte.
Dunque, si è da poco conclusa la prima lezione del nostro corso e, nonostante l'ottimo Marco abbia, giustamente, tentato di cotenere il mio eloquio strabordante e sconclusionato, stasera abbiamo messo un bel pò di carne al fuoco, forse addirittura troppa.
Farò un breve riepilogo degli argomenti trattati, indicandovi anche dove trovarli nelle dispense che vi sono state consegnate.

Abbiamo cominciato facendo un rapidissimo cenno sulla natura della luce, argomento che troverete trattato in modo un pò più esteso a pagina 2 delle dispense. Questa è, tradizionalmente, la prima cosa di cui si parla in ogni buon trattato di fotografia, sia esso elementare o specialistico, ma è anche l'ultimo argomento ad essere compreso a pieno. Sì, perchè, parlare della luce, senza perdersi in tecnicismi, è impresa assai ardua -e, direi, anche assolutamente inutile per i nostri scopi- ed imparare a Vedere la luce è cosa ancor più complicata. Per ora mi accontenterei di insegnarvi a vedere la luce come un qualcosa di tangibile, concreto, che può essere quantificato e "pesato".  Per aiutarvi ad assumere questo punto di vista, sulle dispense ho fatto molti riferimenti alla pellicola ed alla fotografia chimica, perchè, in un certo senso, con la pellicola si trasforma la luce in materia. Non mi dilungherò sulla spiegazione di quest'affermazione, perchè troverete tutto ciò che serve nel riquadro che segue il primo paragrafo, a pagina 3. Detto ciò, vorrei precisare che, l'unico modo per comprendere cos'è la luce e come usarla in fotografia, è quello di fare tanta tanta tanta pratica.

Dopo questa breve panoramica sulla natura della luce, abbiamo, ovviamente, cominciato a parlare della macchina fotografica, con particolare riferimento ai due strumenti che ci consentono di gestire la luce: il diaframma e l'otturatore. Nelle dispense troverete questi argomenti nei paragrafi 2 e 3 a partire da pagina 3.
per quanto riguarda il diaframma e l'otturatore, il concetto che dovrete fissarvi bene in mente è il Principio di Reciprocità, esemplificato dalla trita e ritrita metafora del secchio e del rubinetto.

Una volta capito come interagiscono velocità di scatto ed apertura di diaframma arriva il momento di cominciare a capire quanta luce è necessaria per esporre correttamente una fotografia, a tale scopo giunge in nostro aiuto l'esposimetro (pagina 6 delle dispense).

Se fossi una persona giudiziosa mi sarei fermato qua, come, del resto, avevo intimamente stabilito prima dell'inizio della lezione. Ma, dato che mi siete sembrati esaltati dalla dimostrazione sul funzionamento dell'esposimetro, ho deciso di affrontare anche l'argomento Profondità di Campo, che troverete spiegato, molto meglio di quanto non sia riuscito a fare a voce, a pagina 5 della dispensa.

Last but not the least: la sensibilità ISO (pagina 12), il terzo parametro da impostare per esporre correttamente una fotografia.


Prendendo spunto dalle vostre domande ho poi fatto qualche cenno alla post produzione delle immagini digitali, e vi ho consigliato di cercare il programma open source The Gimp che potrete scaricare in maniera gratuita e del tutto legale da qua: http://www.gimp.org/

The Gimp è un programma molto interessante, che, per un fotografo alle prime armi (e non solo), costituisce una validissima alternativa a Photoshop. E' molto completo e contiene tutti gli strumenti fondamentali per l'elaborazione fotografica. E' un ottimo sistema per avvicinarsi al foto ritocco senza sborsare un euro.

Ora, come promesso, vi segnalo alcuni siti web interessanti:

Flickr: Una comunity che raccoglie fotografie e fotografi da tutto il mondo, è la risorsa definitiva, una miniera inesauribile di spunti. Potrete aprire un vostro account, postare le vostre foto e farle commentare agli iscritti, altrimenti potrete semplicemente guardare ed incazzarvi perchè quel quattordicenne filippino con la sua compattina da tre lire sforna delle fotografie fantastiche...

Flickeriver: Semplicemente un altro modo di vedere Flickr. Le foto sono presentate in un flusso verticale senza fine. Un fiume, per l'appunto.
Le immagini sono scelte sulla base della loro popolarità all'interno della comunity ed aggiornate continuamente. E' un vero e proprio sovraccarico d'immagini. Questo sito ha un posto in prima fila sulla barra dei preferiti del mio browser.
A mio avviso è il modo migliore per vedere le foto postate su Flickr.

Juza Nature Photography: Un vero e proprio punto di riferimento per professionisti ed amatori. Il sito è stato realizzato da un giovane e bravissimo fotografo italiano, è aggiornato quasi quotidianamente e raccoglie recensioni su ottiche e corpi macchina, articoli e toutorial, lavori degli iscritti ed uno tra i forum più popolari della rete.

Andrea Olivotto's: Il sito di Andrea Olivotto, un fotoamatore che s'è preso la briga di realizzare una serie di toutorial su Gimp.

Rian Flinn: Il sito di questo folle e giovanissimo fotografo americano. Assolutamente da vedere.
in particolare vi consiglio di visitare il suo blog, dove potrete trovare una serie di articoli in cui descrive la realizzazione di alcuni suoi scatti. 

Questi sono solo alcuni dei link che mi sono venuti in mente a quest'ora tarda.


Per concludere vi ricordo il tema della settimana: Le Ombre

Ribadisco che, in caso aveste dubbi o perplessità relativamente agli argomenti trattati, sono a vostra completa disposizione.

francescorossifotografo@gmail.com

10 commenti:

  1. Buongiorno Francesco, ancora carica di adrenalina dopo tutte le nozioni che ci hai fornito ieri sera...
    Nozioni che appena tornata a casa ho provato a mettere in pratica fotografando qualsiasi cosa producesse un'ombra praticamente, non senza qualche difficoltà....
    Nel fine settimana rileggerò le dispense per vedere se mi ci ritrovo un pò di più!
    Comunque grazie perchè sei riuscito a motivarci!
    Nel fine settimana andrò in giro con la "mia" reflex e fotograferò di tutto....nella massa almeno una accettabile verrà???
    Nel frattempo a giovedì!
    Francesca

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  2. (una brillante prima lezione maestro Rossi!)
    Com'è carico Rian Flinn...
    E ora a caccia di ombre.
    ciao!!
    Silvia

    ps: per essere ancora più partecipativa ecco la mia pagina Flickr! Consiglio a tutti di frequentare questo sito immenso, forse un po' dispersivo ma davvero utile.
    http://www.flickr.com/photos/conigliotigre/

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  3. a caccia di ombre come il buon vecchio sempre giovane peter pan...chissà che non ci porti sull'isola che non c'è!!!
    Ombre grande idea..speriamo di trovare il tempo per mettere in pratica e sperimentare...
    saluti a tutti
    Elisabetta

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  4. sto impazzendo su una questione....ho un soggetto da fotografare...esposimetro su zero...iso 800....vado a mettere a fuoco per poi schiacciare il mio tanto agognato click....e non mi scatta...salta la messa a fuoco...cosa sbaglio!?
    Francesca

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  5. Bene bene, mi fa piacere vedere tutto questo entusiasmo, sono curioso di vedere i vostri compiti per casa.

    Francesca: così a naso ti direi che è un problema di messa a fuoco. Se non hai messo a fuoco la macchina non scatta. Probabilmente o sei troppo vicina al soggetto (sull'obiettivo dovrebbe essere indicata la distanza minima di messa a fuoco), o stai puntanto il quadratino dell'autofocus su una superfice tinta unita, con poco contrasto, o con una trama uniforme che mette in crisi l'AF della macchina fotografica. Oppure, ancora più semplicemente, c'è troppa poca luce perchè l'auto focus possa agganciare il soggetto.

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  6. ma se c'è poca luce perchè a me piace quella penombra, per esempio? che devo fare??? Francesca

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  7. O accendi la luce per mettere a fuoco e poi la spegni per scattare, oppure metti a fuoco a mano, disattivando l'autofocus con l'interruttore che trovi sull'obiettivo.

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  8. Grazie mille...!!!!e scusa il disturbo! A giovedì! Francesca

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  9. La foto è un semispazio aperto o chiuso, dipende da che parte sei della macchina fotografica.
    La foto è infatti anche quello che non è, la metà oscura, la parte non ripresa, quindi semplicemente morta, solo un ricordo, di cui la foto vorace ne annienterà il significato, fino a far percepire la visione come l’unica cosa vissuta, il tutto, l’assoluto, il resto è quello che non c’è, ma tanto nessuno lo vedrà mai.

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